Norferville

chicco (03/06/2025) - Voto: 5/5
una piccola cittadina immersa nel ghiaccio una poliziotta che cerca di risolvere un caso di omicidio ostacolata dalla corruzione. Il libro si legge bene è scorrevole e mi è piaciuto nonostante fosse il primo libro di questo autore.
Pat (25/12/2024) - Voto: 5/5
Purtroppo non all'altezza di altri suoi scritti. Un po' scontato
Giova (28/08/2024) - Voto: 5/5
Un po lugubre ma mi è piaciuto, brividi di freddo leggendolo...che ti accompagnano fino alla fine
La Ele Bazz (02/07/2024) - Voto: 4/5
Norferville, piccola e gelida cittadina mineraria nel Grande Nord Canadese. Un posto fuori dal mondo, dove tutto è marcio e corrotto e dove le notti invernali trascorrono interminabili a temperature glaciali. Léonie è una poliziotta che da giovane aveva deciso di allontanarsi da quella cittadina ostile, dove erano avvenuti fatti che le avevano lasciato ferite e cicatrici profonde. Viene richiamata e proprio lì dovrà cercare di risolvere il caso di un efferato omicidio. Un caso che tra l'altro coinvolgerà anche Teddy, criminologo di successo che non ha mai sentito parlare né di Norferville né di Léonie ma che si troverà, suo malgrado, a fare i conti con quella cittadina dall'aria maledetta. Un buon thriller (forse un po' più soft rispetto al Thilliez a cui siamo abituati!)
Raffaele Fevola (26/06/2024) - Voto: 5/5
Torna il fenomeno francese Franco Thilliez, con un romanzo diverso da tutto ciò a cui ci aveva abituato in passato. La mente, la psiche, e le loro deviazioni non sono più al centro del racconto. Centrale è assolutamente Norferville, cittadina mineraria sperduta nei gelati boschi canadesi, che si erge vera protagonista dell' ultima fatica dello scrittore. Norferville, che vive storicamente le contrapposizioni tra i nativi e le loro tradizioni, e la società mineraria che ne sfrutta i giacimenti, è teatro di un efferato omicidio di una giovane ragazza. Indagheranno insieme Leonie, una poliziotta fuggita da ragazza proprio da Norferville portandosi dietro i suoi fantasmi, e Teddy, il padre della giovane vittima, investigatore privato. L'improbabile coppia porterà alla luce tutti i drammi e le estreme difficoltà che la vita nella cittadina ha in sé, fino al clamoroso, disturbante finale. Thilliez stupisce perché, introducendo temi piuttosto 'classici' per il genere - cosa piuttosto anomala per lo scrittore - tocca argomenti di reale consistenza, come ad esempio gli enormi drammi vissuti dalle donne delle riserve nelle zone dell' area di interesse del romanzo, o, più in generale, le enormi tensioni tra i nativi e la società mineraria. Sullo sfondo della cupa cittadina, avvolta da un clima glaciale, primo e più presente pericolo (reso in maniera magistrale da Thilliez, ancora più di quanto ci avesse abituati in Puzzle o Vertigine), il romanzo, poco corale, dimostra la versatilità dello scrittore francese, e la sua assoluta maestria, confermando ancora una volta che oggi nel genere non ha rivali, nonostante si lasci preferirei il Thilliez che osa di più nei suoi thriller psicologici. Conferma