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La montagna incantata
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Carla
(10/12/2020) -
Voto: 5/5
Bellissimo libro.
daniele
(07/12/2020) -
Voto: 5/5
Quando affronti un simile romanzo e vedi il numero delle pagine rimani intimidito. Poi entri nell'incanto e il libro scorre ma non sempre tranquillo. Alcuni scontri di pensiero sono particolarmente ostici, perché vanno considerarli nel tempo in cui sono stati scritti. Le idee opposte sono sostenute con egual meticolosa forza. L'episodio dello smarrimento del protagonista nella tormenta è uno dei passaggi che meritano il libro intero. Quando sono arrivato alla fine mi è venuta l'idea di rileggerlo idea dello stesso autore nella lezione di Princeton. Leggetelo !
Alessio
(14/10/2020) -
Voto: 5/5
Ho completato la lettura di questo "gigantesco romanzo" nel marzo 2020. Per leggerlo, ho impiegato alcuni mesi e una discreta dose di fatica e impegno; fatica, mai noia, e del resto già il titolo sottintende che per affrontarlo si deve avere lo stesso animo necessario per una lunga e difficile escursione montana. Ma la bellezza e la gioia sentite durante l'ascensione e godute dalla vetta sono impagabili; ci sono stati interi capitoli, in questo meraviglioso intrico di prosa e poesia, di puro piacere (e, devo dire, di sincero sbigottimento davanti a tanta e incredibile perfezione letteraria: quella che ti fa capire di avere tra le mani uno dei capolavori di ogni tempo). Ora, a distanza di qualche mese, mi rimangono soprattutto due sensazioni: la necessità di doverlo rileggere per capirlo meglio, come l'autore stesso suggerisce; e quella di aver letto uno di quei libri fondamentali che ti rimangono dentro e ti arricchiscono l'anima, che sono come un rifugio e ai quali ogni tanto, durante i fatti della vita, bisogna tornare col pensiero. PS: a questo punto non rimane che fare un giro a Davos.
Gaia
(14/06/2020) -
Voto: 5/5
Non mi resta che ingrossare le fila di quelli che concordemente hanno recensito quest'opera come un capolavoro, perchè lo è obiettivamente. È altrettanto vero che si tratti di una lettura per lettori colti e che a sprazzi sia un pò noioso, soprattutto nelle pagine dedicatate ai dibattiti intellettuali di Settembrini e Naphta. La scelta stilistica di un narratore esterno molto presente lo ancora a una letteratura di altri tempi e le riflessioni sul tempo sono dal mio punto di vista proprio il filo rosso di questo romanzo e la cosa più interessante. Chi si decidesse ad affrontare quest'opera dovrebbe farlo nell'ottica suggerita dalo stesso Thomas Mann nella conferenza con gli studenti dell'università di Princeton, ovvero come un romanzo del tempo. Il tempo nella sua dimensione soggettiva e ingannatrice determina gli eventi narrati. Chi non conosce il francese è penalizzato perchè alcune pagine clou sono scritte interamente in questa lingua e non sono tradotte in italiano, si consiglia pertanto di provvedere a cercare un tradutore, onde evitare di perdersi il più bello.
vincx
(29/05/2020) -
Voto: 5/5
Leggetelo anche poco per volta. Senza fretta ma senza sosta. Uscirete dal mondo che viviamo così frenetico e a volte mediocre come certe fiction TV americane per entrare in un mondo in cui il tempo rallenta e i suoi sapori, gli odori e le sue sensazioni vi conquisteranno. Questo è saper scrivere. Questa è letteratura. Questa è arte. Questa è magia. Onore a Thomas Mann per quest’opera immortale che ci ha lasciato.
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