Tanta ancora Vita

Bruno Izzo (27/10/2025) - Voto: 4/5
Viola Ardone racconta la guerra, quella tragica tuttora in corso in Ucraina, ma non solo, va ben oltre. La scrittrice napoletana qui si supera, è il suo lavoro più intenso, riporta bene, come suo solito con una scrittura accurata, capillare e circostanziata, fa scorrere con delicata finezza davanti agli occhi di chi legge come fossero immagini le situazioni belliche che si succedono sul campo di battaglia e da lì nel cuore e nell’anima delle persone, e ne rende testo adatto ed adeguato nel descrivere le prime vittime di ogni guerra. Che sono in primo luogo quelle più inermi e strazianti, i bambini, che quando non coinvolti direttamente negli scontri a fuoco, dal fuoco dell’umana crudeltà comunque sempre devono disperatamente fuggire, corrono via freneticamente. I bambini inoltre sempre hanno una madre, un bambino altro non è che una delicata e deliziosa appendice distaccatosi dalla propria mamma, allora il loro dolore appartiene prioritariamente alle loro mamme, a tutte le mamme del mondo. Le seconde vittime innocenti di ogni e qualsiasi guerra, dopo i figli. Quando la guerra arriva, le madri per prime, loro prima di tutte, devono partire. Per qualcuna la guerra inizia un giorno con i carri armati con la stella rossa che travolgono le difese del tuo paese al confine, per altre con la depressione che ti prende per l’assenza del figlio. Ambedue hanno un figlio lontano, ambedue le donne sono in battaglia. Una qualsiasi madre capisce il peso di ogni altra madre a cui è stato sottratto il figlio, è lo stesso per tutte le madri, uguale e incomprensibile finanche per quella Madre a cui il Figlio lo hanno issato su una croce con la scusa di riscattare il mondo. Una madre lo sa: solo salvando un altro si salva anche se stessi. Cosicché da goderci tutti insieme tanta ancora vita.
Antonietta Mirra (22/10/2025) - Voto: 4/5
Tanta ancora vita di Viola Ardone è un romanzo che non ha niente a che vedere con le storie di "vincitori", di gente che starnazza al mondo la propria felicità, il proprio egocentrismo fautore di un impellente successo nella vita. No, questo romanzo ti porta nella guerra, ai margini dell'odio e della cenere, a girare come una trottola per metà mondo, dove si respira la polvere e la sconfitta. Ti riempie lo stomaco di pugni, e ogni tanto ti scivola addosso qualche carezza, ma prima devi pulirti la bocca sporca di sangue e di saliva rappresa, perché questa è una storia di fame ancestrale e di voglia di vendetta, di ansia di sopravvivenza e di urla gridate contro un Dio che non ascolta, mai, ma proprio mai.  Viola Ardone sa cosa significa la disperazione e ce la butta addosso e cerca di convincerci a mangiarla come si fa con i bambini quando gli si offrono le caramelle, sì, cerca di sedurci con la sua prosa efficace, diretta, minimalista, ma poi non ti accorgi nemmeno che ti sta avvelenando il cuore. E lo fa diventare pesante, pesante, per poi volare un po' più leggero solo alla fine.  Ma quanto patire per poi salvarsi.  Ciò che ti toglie il fiato in questa storia è che tu certi dolori li hai vissuti da vicino, e allora sai cosa significa quando il cervello ti comanda qualcosa che non sta né in cielo e né in terra ma sei talmente anestetizzato dal dolore che tutto ti pare meglio che pensare a quella cosa che ti ha distrutto la vita.  E anche quando senti parlare di una guerra che non hai mai visto, ti senti colpito lo stesso perché lo vedi quel bambino piccolo piccolo a piedi e solo contro il mondo che si aggrappa con le viscere e con denti a un muro che gli scivola tra le mani, mentre lui precipita sempre più giù.  Ma non si arrende, questo mai.  Un piccolo eroe che non sa cosa cosa significa la salvezza, ma che ti salva con la sua innocenza.
Eleonora92 (16/10/2025) - Voto: 5/5
Viola Ardone è una delle poche scrittrici del momento in grado di mantenere le aspettative che ormai noi lettori affezionati riponiamo nei suoi romanzi. “Tanta ancora vita” è così profondo e vero che ti costringe a leggerlo piano, gustandosi ogni parola che suona come una poesia d’amore. Assolutamente consigliato, bellissimo!
SIMO1311 (14/10/2025) - Voto: 5/5
Beh ... io non ho più parole per complimentarmi con Viola Ardone. Abbiamo bisogno di persone come lei, abbiamo bisogno di speranza, di vita e di empatia che sprigionano le sue pagine.
Efc (10/10/2025) - Voto: 5/5
da leggere, ci si commuove, si ride, si ragiona... per me ad ora il più bel librodell'anno