Il Castagno dei cento cavalli

Martina (06/08/2024) - Voto: 2/5
Una trama confusa predomina su tutto il libro. Tanti nomi, caos di ruoli, un ginepraio che del libro giallo ha ben poco. Per capire ruoli e personaggi a volte tornavo indietro nella lettura. Finale tirato via senza capo né coda con un personaggio che ancora non ho capito bene in quale momento del racconto è apparso
Fabio29 (30/07/2024) - Voto: 2/5
Questo testo rappresenta per me il primo approccio con il mondo di Vanina, di conseguenza riconosco di aver letto senza gli strumenti necessari a godermi del tutto certi aspetti della storia. Concentrandomi sull'indagine in sé, tuttavia, mi spiace molto dire che ho trovato l'intreccio non così accattivante quanto la quarta di copertina lascerebbe credere: il ritmo è profondamente sbilanciato dai turbamenti della macrotrama (Paolo, la storia del fidanzato di Costanza, Bazzuca, tutti elementi messi lì un po' a caso), sbilanciamento che raggiunge l'apice proprio col finale completamente casuale. L'omicidio, poi, sembra non interessare neppure ai personaggi, tanto da essere risolto in una quindicina di pagine, per vie traverse e coincidenze che sarebbero potute saltare all'occhio già all'inizio di ogni cosa. Trovo tenero questo procedere alla Camilleri, che mi pare doveroso, ma finché tutto rimane fine a sé stesso non so quanto possa valerne la pena.
Aldo.lanciano (27/07/2024) - Voto: 3/5
Un vero giallo non può risolversi casualmente a poche pagine dalla fine con soggetti mai entrati in gioco nella storia precedente. Lo stile dell’’Autrice è ormai noto con il ricorrente gradevole ricorso a espressioni e parole tratte dal dialetto siciliano. Forse dovrebbe limitare un po’ le troppo frequenti e ripetute citazioni delle prelibatezze gastronomiche gustate dalla protagonista per evitare che, alla fine del libro, il lettore ne esca con una sensazione di sazietà.
evergete_83 (27/07/2024) - Voto: 1/5
Lo stile narrativo lascia molto a desiderare; la trama, già di per sé piuttosto debole, si perde in brevi ma continue e immotivate descrizioni di veri e propri cliché su qualsiasi aspetto della società siciliana (gastronomico, naturalistico, culturale...) che spesso sono completamente avulsi dalla fabula in sé e generano nel lettore un senso di sospensione continua rispetto al nucleo della trama.
Pucci (15/07/2024) - Voto: 4/5
Sempre eccellente la scrittura, coinvolgenti le vicende personali dei protagonisti ma trama gialla un po' debole e delitto/i risolti abbastanza casualmente. Scritto da un altro avrei dato 5 stelle ma dalla Cassar Scalia mi aspetto sempre il massimo. 4 stelle, voto 7,5