Ci rivediamo lassù

Michael Moretta (11/03/2014) - Voto: 5/5
Secondo me questo libro è un piccolo capolavoro. Primo che leggo di questo autore, non posso che darne un commento entusiasta, per una storia che in alcuni aspetti si avvicina a quelle scritte da Céline. L'azione si svolge in tre anni, ed inizia pochi giorni prima della fine della prima guerra mondiale. Un piccolo gruppo dell'esercito francese, che aspetta soltanto l'annunciata firma dell'armistizio, ai comandi del capitano d'Aulnay-Pradelle, viene costretto ad attaccare una base dell'esercito tedesco. Dietro a questa decisione del capitano si nasconde la sua brama di potere per la quale non esita a sacrificare due uomini. Altri due uomini, Albert e Edouard, che saranno poi i protagonisti della storia insieme al capitano, si salvano rocambolescamente da questo attacco e, finita la guerra, cercano di ricominciare una vita dignitosa. Edouard, dal viso sfigurato da una palla di cannone, coinvolge Albert, timoroso, timido ed insicuro, in un truffa ai danni dello Stato consistente nel vendere progetti di statue commemorative per i defunti soldati morti nell'adempimento del proprio dovere. Le storie dei due ex-soldati e del capitano si intrecciano in modo imprevedibile, uniti dalla figura del padre della moglie del capitano, fino all'epilogo finale del libro.  Un'opera, che ho letto in francese, scritta in modo magistrale e che accosto, con il dovuto rispetto, ad alcune opere di Céline, sia per lo stile che per l'argomento ed il linguaggio.  Lemaitre ci consegna il ritratto della Francia vittoriosa del dopoguerra. Vittoriosa sì ma incapace di riconsegnare alla vita i suoi soldati scampati al macello di questa prima guerra mondiale. E qui sta l'altro ritratto di Lemaitre....quello di questi soldati, smobilitati, totalmente spaesati che non riescono a ritrovare un posto in una società totalmente diversa da quella che hanno lasciato partendo per la guerra. Un libro triste e commovente, scritto meravigliosamente bene, che si merita di aver vinto il Premio Goncourt.
MASSIMO (10/03/2014) - Voto: 5/5
Lettura molto piacevole e godibile,si ispira molto, in chiave moderna, ai feulletton di inizio secolo,con stavolta prosa veloce e precisa. Personaggi ben delineati e orchestrati. Il dramma della guerra, di tutte le guerre, con le sue conseguenze nefaste sui vivi e sui morti è sempre ben presente in ogni rigo.
Stefano (10/03/2014) - Voto: 1/5
Non sono riuscito a trovare alcun merito in questo libro, noioso e prolisso, di lettura faticosa e spesso piuttosto sconclusionato. La ricostruzione storica poi è del tutto fallace, piena di luoghi comuni senza capo né coda. Sconsigliato.
daniele (08/03/2014) - Voto: 5/5
Libro molto bello e piacevole da leggere. Ho avuto la fortuna di recarmi a Milano il 01.03. e sentire l'autore spiegare il senso del libro e il messaggio che voleva trasmettere al lettore. Scritto veramente bene. Superlativa la descrizione dei personaggi e della loro personalità. Consigliato.
mikimin (07/03/2014) - Voto: 5/5
Magnifico ( ottima traduzione ).