Ci rivediamo lassù

angelo (05/10/2014) - Voto: 5/5
Ingredienti: tre reduci della prima guerra mondiale costretti a reinventarsi un futuro, le contorte strade del destino che li portano a ritrovarsi-collaborare-sfidarsi, due truffe organizzate per la sopravvivenza o l'arricchimento, una storia tanto antica quanto moderna di amicizia, soprusi e rivincite. Consigliato: a chi vuol partire per un celiniano viaggio al termine della guerra, a chi vuole percorrere le conseguenze della guerra sulle orme di soldati e generali.
Maxdebe (25/09/2014) - Voto: 5/5
Stupendo ! Un libro che mi ha emozionato come non mi capitava da anni. Triste, a tratti struggente ma da leggere assolutamente. Impossibile non affezionarsi ai due protagonisti e alle loro sofferenze.
Lucio (06/09/2014) - Voto: 4/5
Romanzo bello. Lemaitre si conferma narratore di talento, che questa volta si cimenta in una critica serrata alla guerra ed ai suoi ipocriti rituali. Lo fa adottando il punto di vista di una doppia anima presente negli sconfitti, in coloro che vengono trascinati nel conflitto e ne pagano interamente il conto: la prima anima, geniale, visionaria e generosa di Eduard; la seconda, ingenua, paurosa e sempliciotta di Albert. Un'amicizia, imposta dalle circostanze, che riassume l'aspetto positivo di una nazione che, con la guerra, perde se stessa nonostante il continuo, beffardo riferimento alla vittoria. C'è qualcosa, però, che non convince fino in fondo il lettore, che lo lascia in qualche modo inappagato. Non mi riferisco tanto ai tratti da "romanzo d'appendice" che caratterizzano certi personaggi, quanto al fatto che la narrazione non "sfonda", pur mantenendosi sempre a livelli molto elevati; e' come se la costante tensione narrativa spingesse verso un livello di racconto superiore che avrebbe fatto di questo romanzo un capolavoro, come se la stessa storia desiderasse di fuoriuscire dalla dinamica dell'attesa del finale. E invece questo rimane un ottimo romanzo, ben costruito e architettato. Ecco, forse il suo limite consiste proprio nel fatto che la "costruzione" si sente un po' troppo, che gli incastri della narrazione appaiono un po' artificiosi, che l'ispirazione - quella vera - non fa capolino piu' spesso. Da leggere.
Mariella (06/08/2014) - Voto: 5/5
Da tanto tempo non leggevo un libro così bello, tanto da non veder l'ora ogni volta di rituffarmi nella sua lettura, l'ho letto in un lampo: intensa la storia, ben dispiegata, avvincente e disarmante per chi come me su certe cose della guerra non ha mai riflettuto a fondo, sorprendente e bellissimo finale, un libro meraviglioso!
Gi (01/08/2014) - Voto: 3/5
Il primo pensiero nell'esprimere un giudizio è: "prolisso". Poi, soffermandosi maggiormente su ciò che si è letto ci si rende conto che senza tutte quelle pagine che in un primo momento sono sembrate inutili non si sarebbe potuto comprendere appieno la psicologia dei personaggi, dei due in particolare. Il finale è abbastanza inatteso. Buon libro ma, a mio parere, molto lontano dal libro grandioso di cui avevo sentito parlare.