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toshiro
(03/03/2015) -
Voto: 5/5
Questo libro si differenzia dagli altri come tematica e stile ma non come qualità di scrittura, anzi forse qui l'autore fa un passo in più uscendo dal cosiddetto romanzo di genere.Il risultato è eccellente, la scrittura è splendida, i personaggi memorabili, le situazioni incredibili ma rese assolutamente credibili.(Scusate il gioco di parole). Che dire, non vedo l'ora di leggere l'ultimo suo libro appena uscito "Irene",primo della trilogia di cui "Alex" fa parte.
AdrianaT.
(26/02/2015) -
Voto: 3/5
Mi aspettavo qualcosa di più serio, compìto, ed invece è un po' fumettone, un po' trama tipo 'malvagio scaltro e cinico a cui vanno tutte dritte' e buoni 'misérables', che a capo chino subiscono e sopportano le ingiustizie della vita. Personaggi sopra le righe, piuttosto caricaturali e situazioni paradossali. Però è vivace, fantasiosa, ed è una storia con alcuni punti forti, che si fa leggere agilmente nonostante la scrittura 'casual' non del tutto convincente, la ridondanza di alcune sue parti e un finale che mi ha lasciata un po' perplessa. Dopo il mezzo disastro di Alex, pas mal cette fois, Monsieur Lemaitre. 3 stelle e mezza.
Angela
(19/02/2015) -
Voto: 1/5
Non mi è piaciuto. Libro noioso e prolisso. Dal titolo mi aspettavo qualcosa di diverso. Peccato! Voto: 1/5
Fabio
(08/02/2015) -
Voto: 5/5
Sotto una luce livida corre, si contorce insensata la vita...
Daniele
(12/01/2015) -
Voto: 3/5
Sono sorpreso che un simile romanzo abbia vinto il più prestigioso premio letterario francese, il Goncourt, nel 2013. Sorpreso nel bene, perché Lemaitre è autore di noir (come l'eccellente Alex) e della scrittura di genere mantiene una tensione nella scansione delle immagini quasi cinematografica; inoltre, la scrittura non reggerebbe se non fosse al servizio di una trama ben congegnata, con colpi di scena a ripetizione. Purtroppo, sono anche sorpreso nel male: per poter piacere a tutti, Lemaitre sacrifica la psicologia dei personaggi, tagliata con l'accetta; il super-cattivo Pradelle e tutti i capitoli in cui è protagonista sono ridicoli, quasi grotteschi. Vale comunque la pena di leggerlo, se non altro per capire quanto il romanzo di genere possa assurgere, in Francia, al massimo riconoscimento letterario.
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