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Il deserto dei Tartari
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disposablehero
(29/05/2013) -
Voto: 5/5
Un contesto surreale e visionario fa da sfondo ad una storia di irresolutezza e solitudine. Chimere a dar senso ad una vita meccanica e mal spesa. E' l'uomo carceriere di se stesso.
nicolò Lamanna
(03/05/2013) -
Voto: 5/5
Buzzati esprime al meglio le paure, le ansie, le speranze e le illusioni della vita di ciascuno di noi...La maggior parte degli uomini hanno provato o proveranno, con il trascorrere degli anni, la sensazione di trovarsi nella Fortezza Bastiani...senza avere il coraggio e la forza di lasciarla....ciò che il romanzo mi ha fatto riflettere maggiormente è dato dal quel continuo, spesso inconscio, cercare un senso alla propria esistenza..illudendoci che qualcosa di speciale, magnifico ed unico ci riserverà il destino.....infine il romanzo mi ha fatto riflettere anche sul fatto che spesso la spinta ad andare avanti e lottare ci è data dall'attesa di quel qualcosa che potrebbe accadere, svuotando quasi di forza e contenuto lo svolgersi dell'accadimento tanto atteso...
Se una notte d'inverno un lettore
(22/04/2013) -
Voto: 5/5
Dino Buzzati imposta Il deserto dei Tartari come una sorta di parabola, un'allegoria della vita, che viene qui vista come una continua attesa, una sconfitta e una rinuncia. È una denominazione che non amo, ma credo sia il più classico tra i romanzi dello scrittore bellunese, considerato la summa del suo pensiero. Esso narra la storia di Giovanni Drogo, tenente di prima nomina nel forte Bastiani, la Fortezza: la sua è la vita dell'uomo solo che, contro tutto e contro tutti, deve affrontare la propria battaglia personale. Poco dopo essere giunto in Fortezza, chiede il permesso di andarsene, poiché un terribile presentimento lo accompagna fin dall'inizio, ma ciò non è possibile: deve aspettare almeno quattro mesi, periodo durante il quale comprende appieno il significato della solitudine. Scopre che al di là delle mura della Fortezza c'è il Deserto dei Tartari, ma non può condividere la propria angoscia con nessuno: i compagni lo crederebbero un vile, mentre alla madre avrebbe dato soltanto preoccupazioni. La scrittura perde di quel significato salvifico di cui era stata classicamente vestita, poiché il tenente non può scrivere lettere come atto liberatorio. Le notti trascorse in Fortezza sono rese insopportabili dalle gocce che cadono dalla cisterna, quasi a scandire lo scorrere inesorabile del tempo, un Leitmotiv in Buzzati. L'attesa dei Tartari diventerà quasi un'ossessione per Giovanni, e - anche quando avrà modo di cambiare la sua sorte, preferirà continuare a perseguire quello che ormai sarà diventato lo scopo della sua vita. La vita è una continua ricerca e attesa di qualcosa che serva a darle un senso; quando questa sembra arrivare, l'uomo non è più in grado di reggere il confronto con ciò che ha finalmente ottenuto. Giovanni Drogo consuma la sua intera esistenza in attesa di un combattimento che non avviene, di una gloria che non giunge e di una ragione di vita che è rimandata di giorno in giorno, di ora in ora.
tenca 46
(22/03/2013) -
Voto: 5/5
Chi, giovane di belle speranze, in possesso di qualche dote riconosciuta in campo scientifico, artistico o sportivo, non ha sperato di raggiungere, nel corso della propria esistenza, la gloria e, se non proprio la gloria, almeno successo e pubblico riconoscimento? Questo però succede a pochissimi eletti dalle stelle. Per la maggior parte di queste persone ci pensano però le problematiche della vita quotidiana vissuta a spegnere, piano piano, ogni illusione di grandezza. Casa, lavoro, famiglia, qualche vacanza, feste comandate, magari una bella auto, è tutto ciò che resta quando le cose vanno bene ed è svanita ogni illusione, ed uno, guardando anche le miserie del mondo che lo circonda, può anche ragionevolmente pensare di essere felice e realizzato. Ci sono però anche persone che non rinunciano al loro sogno e lo inseguono tenacemente, anche se si rendono conto delle enormi difficoltà di questa scelta, dove il sogno (astratto) deve fare i conti con l'inesorabile trascorrere del tempo (fatto concreto) e il risultato finale è quasi sempre tragico. Per queste persone il sogno è VITA DEGNA DI ESSERE VISSUTA, anche se da tutti gli altri, che in molti casi sono già morti senza saperlo, vengono definiti, nella versione benevola, "strani". E' per queste persone che il genio di Buzzati ha realizzato questo magnifico capolavoro di inestimabile valore.
fix62
(11/02/2013) -
Voto: 5/5
Non si può, come qualcuno afferma, paragonare questo libro alla stregua di un romanzo. Il deserto dei tartari è qualcosa di molto più profondo. La sublime descrizione della noia quotidiana, l'attesa apparentemente inutile ....lo stupefacente simbolismo della vita di ciascuno di noi che vive nella sua fortezza Bastiani.... siamo tutti Giovanni Drogo!!!!!....questo è uno dei veri capolavori della letteratura italiana di ogni tempo, troppo sottovalutato anche al liceo dagli stessi insegnanti! LEGGETELO.......
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