Le città invisibili

Chiara (27/02/2012) - Voto: 5/5
Ogni essere umano è portatore di una particolare visione delle cose. La comunicazione è veicolata dal linguaggio, il quale, come evocatore di immagini, non permette pienamente la condivisione delle proprie interpretazioni. Punti isolati. Comprendere il gioco delle relazioni umane. E giocare.
giuseppe 83 (17/05/2011) - Voto: 2/5
ogni tanto si trova un passo poetico e toccante ma al 90% è incomprensibile. sono arrivato alla metà e mi sono arreso.
Maria (29/04/2011) - Voto: 4/5
Leggere questo libro è come bere del vin santo: ogni sorso va assaporato con lentezza, lasciando che scavi nell'intimo rigagnoli meditativi. Ogni città ha il nome di una donna e qualche particolarità che la contraddistingue da tutte le altre, ma al di là dei dettagli, a incuriosire o a stupire è la sensazione che scaturisce nel viaggiatore alla vista delle città. Il viaggio immaginario diventa quasi subito un cammino di riflessione sulla vita, sulla morte, sulla miriade di alternative che non siamo stati in grado di scegliere, sul tempo che scorre, sulla necessità che i sogni rimangano tali. Una città su tutte si staglia nella mia mente: Isidora, la città da sempre sognata, dove il viaggiatore arriva solo in tarda età, quasi a volerci sussurrare che solo vivendo si impara a vivere.
Francesco (26/04/2011) - Voto: 5/5
Forse il miglior libro di Calvino. E' strabiliante come lui, con la sua immensa immaginazione, attraverso i racconti di Polo al Gran Kan, riesca a descrivere nei minimi dettagli le città odierne, con i loro aspetti positivi e negativi. Bellissimo
tatore (17/02/2011) - Voto: 5/5
leggero, intenso e ricco di suggestioni. credo questo libro abbia tutte le qualità delle opere riuscite. probabilmente dopo averlo letto andrete in giro per la vostra città con un nuovo sguardo, più consapevole della ricchezza e complessità che essa esprime.