Le città invisibili

angelo (21/05/2014) - Voto: 2/5
Ingredienti: città oniriche e surreali dai nomi di donna, strade che uniscono ricordi e fantasie, piazze che raccolgono mondi passati e futuri, palazzi che ospitano dialoghi tra due personaggi vicini e lontani. Consigliato: ai frequentatori di mondi surreali e suburbani, agli ospiti di alberghi letterari e filosofici.
cesare (31/10/2013) - Voto: 2/5
La descrizione delle citta invisibili sono difficili, incomprensibile e non sempre poetiche, apprezzabile il libricino per la sua biografia . Peccayo, sprazzi di genio umano, ma solo sprazzi.
Paolo (04/01/2013) - Voto: 3/5
Credo che il poeta debba essere scomodo, deve essere un tafano che sprona il socratico cavallo di razza che è poi la società nostra; Calvino è invece un poeta-borghese: tuttavia il testo è buono, indubbiamente. Resta comunque la mia diffidenza.
Sergio (28/05/2012) - Voto: 1/5
Assolutamente indigesto. Pesante e privo di pathos.
walter (01/03/2012) - Voto: 2/5
Per mè è un libro di una tale fantasia da diventare CERVELLOTICO................và a braccetto con l'altro suo libro "Se una notte d'inverno un viaggiatore" che ho interrotto al 2 capitolo mentre questo l'ho letto tutto e sicuramente a tanti altri lettori fantasiosi è piaciuto ma a mè,che amo i classici della letteratura,no!