L' ultimo orizzonte. Cosa sappiamo dell'universo

Luigi (23/07/2023) - Voto: 4/5
Il contenuto di questo libro sembra essere duplice : da una parte una affascinante e talora incredibile divulgazione scientifica, raccontata con la consueta semplicità dallo scienziato divulgatore, dall’altra una ispirazione filosofica debordante nella metafisica a cui l’Autore non sa resistere. Questa seconda componente appesantisce e limita la naturale esposizione divulgativa. E’ incongruo è anacronistico tornare sulla divisione tra Scienza e Fede, Metodo scientifico e Metafisica. La divulgazione delle scoperte scientifiche deve riguardare la “Scienza” lasciando alla coscienza e formazione culturale del singolo lettore i possibili coinvolgimenti fideistici, metafisici o di ricerca di senso.
Cretinetti70 (09/04/2023) - Voto: 5/5
Interessante e ben scritto
Ancient Mariner (24/01/2022) - Voto: 5/5
Un libro in certi aspetti filosofico, non pura divulgazione scientifica. Ricche le note che contengono la bibliografia. L'autore indulge spesso in aneddoti personali, sebbene questo non infici troppo la scorrevolezza delle tematiche trattate. Il libro è ben strutturato; gli argomenti trattati sono densi, tuttavia l'autore riesce a renderli in maniera semplice, senza cedere alla semplificazione. Lettura consigliata.
Simona (13/05/2020) - Voto: 5/5
È raro trovare un testo scientifico contemporaneo tanto convincente ed equilibrato. Balbi, astrofisico che insegna all’Università di Roma Tor Vergata, presenta in maniera piana il panorama delle conoscenze di cui disponiamo riguardo all’Universo, alla sua nascita e alle sue dinamiche di funzionamento. Considera come buona parte di questo sapere sia stato ottenuto nel secolo scorso, quando sono state elaborate, e dimostrate per quanto possibile, le grandi teorie della fisica moderna, della relatività e quantistica. Poi, davanti alla scoperta del fatto che il 95 per cento di ciò che esiste è composto da materia ed energia oscure delle quali non siamo ancora in grado neppure di riconoscere la presenza se non per gli effetti gravitazionali che determina, la ricerca ha cominciato a segnare il passo. La stagione dei gradi acceleratori ha dato delle conferme senza aprire nuove prospettive. Balbi non si ferma qui. Considera la natura della scienza, la sua efficacia basata sulla capacità di circoscrivere i fenomeni e sul rifiuto di occuparsi delle questioni di senso, e soprattutto il fatto che il suo compito “non è convincere gli altri che l’universo è assurdo e privo di significato”.
banny (10/04/2020) - Voto: 5/5
Ottimo libro!