Fiori per Algernon

Cassandra (31/07/2020) - Voto: 5/5
Davvero singolare. Non ostante si tratti di una storia di fantasia, se fossi un insegnante lo farei leggere per le vacanze agli studenti di scuola media, nella speranza di stimolare in pò di empatia nei riguardi dei cosiddetti "diversi" Lo rileggerò senz'altro perchè mi è piciuto moltissimo
Stefano (17/05/2020) - Voto: 5/5
Daniel Keyes elabora una storia emozionante e dai risvolti non sempre prevedibili evidenziando i lati umani dei personaggi. Pur non brillando di uno stile di scrittura preciso Keyes riesce a far empatizzare con il protagonista e con alcuni dei personaggi che lo circondano. La parte fantascientifica, anche se presente in minima parte, fornisce lo slancio perfetto all’evoluzione della trama. Gli appunti di Charlie, così come vengono riportati all’interno delle pagine, sono scritti in forma di diario, un ottimo espediente narrativo per far immergere il lettore nella introspezione del protagonista di cui si seguono riflessioni, insicurezze e decisioni; i capitoli vengono sostituiti dai “rapporti sui progressi” con relativa evoluzione del metodo di scrittura così come deciso dal Dottor Nemur. Interessante come si ponga il dilemma dell’intelligenza e della sua percezione all’interno di questa opera: la concezione stessa che si ha della superiorità intelletiva viene messa in dubbio quando Charlie si rende conto che alcuni lati del suo carattere prima ignorati, vengano a galla grazie alle sue nuove doti ostacolando l’uomo e contrapponendosi ai forti stimoli mentali che contrastano con le emozioni. Quale che sia il destino del povero Charlie è indubbio dire che dietro a questa storia c’è una morale molto importante: le persone mentalmente disabili non sono inferiori a nessuno e non meritano “trattamenti” speciali, di qualsiasi natura essi siano.
vince_fior (15/05/2020) - Voto: 5/5
Un libro fantastico che apprezzo ad ogni rilettura. Una crescita inarrestabile che, oltre ogni previsione, arriva così in alto da poter comprendere, più di tutti, quanto possa far male tornare a valle. La traduzione italiana riesce molto bene a superare le ovvie difficoltà che il testo originale pone, specialmente nella prima metà.
Stefano (14/05/2020) - Voto: 4/5
Valuta con positività il racconto, originale e profondo. Non è una storia semplice da leggere, in particolare nelle parti in cui il testo è sgrammaticato a causa del ritardo cognitivo del protagonista. Tuttavia, il racconto si trascina, interessante, fino al termine, riuscendo nell'intento dell'autore di delineare i tratti di una mente che desidera disperatamente crescere.
Almas (13/05/2020) - Voto: 5/5
Uno dei più bei libri che abbia mai letto. Definirlo di fantascienza è riduttivo anche perchè, alla luce della evoluzione in campo medico, ci si aspetta da un momento all'altro che l'inte4rvento descritto sia possibile. Ma la parte essenziale non è l'intervento ma l'interazione tra i vari personaggi (tra cui il topo Algernon è altrettanto importante di Charly Gordon) e le loro relazioni professionali e sentimentali. Certo, il racconto da cui è tratto, nella sua stringatezza, è superiore al romanzo ma quest'ultimo permette una lettura più lunga e una immedesimazione con i personaggi che può portare all'immedesimazione. Imperdibile.