Acqua morta. Un'indagine del commissario Aldani

Chicca63 (03/10/2016) - Voto: 5/5
Bello. Davvero una sorpresa super positiva. La trama è interessante, ben congegnata e sempre intrigante. I personaggi sono ben caratterizzati e gradevoli e la location ... beh, parla da sola. Il fascino di una città che, nonostante i suoi problemi, resta comunque veramente unica al mondo.
Marco Gilardetti (04/08/2016) - Voto: 5/5
Sono rimasto molto colpito dalla qualità letteraria di Acqua Morta, non comune in un "semplice" giallo. Buona caratterizzazione dei personaggi, efficace descrizione degli ambienti e del paesaggio, soprattutto brillante intreccio e dialoghi vivacissimi. Auguriamoci tutti che Catozzi abbia ancora "benzina nel motore" e che la sua carriera letteraria non si fermi qui!
Alessandra (01/02/2016) - Voto: 3/5
Giallo piacevole, spiccano l'umanità e l'acume del commissario Aldani, il fascino di Venezia, la vivacità dei dialoghi.
Luca Latini (28/12/2015) - Voto: 5/5
Per me uno dei migliori "gialli" italiani degli ultimi tempi. Una lettura decisamente consigliabile. Il protagonista, il commissario Aldani, è un bellissimo personaggio profondamente umano, determinato, onesto e dotato di un ottimo fiuto investigativo. Magistralmente tratteggiato dall'autore. Venezia è l'assoluto co-protagonista del romanzo, una città splendida e vitale ma anche sofferente. Una vicenda che partendo da un'indagine di polizia scoperchia un intreccio fra potere, denaro e politica che ha molti agganci con la realtà italiana. Una narrazione che ha il ritmo di una corsa sul motoscafo dell'agente Vitiello sulle acque della Laguna. Dialoghi serrati e impeccabili. Un romanzo e un poliziotto che sarebbero perfetti per una fiction televisiva di qualità e di grande "italianità" in uno scenario inconsueto ma davvero affascinante.
Olimpia (23/12/2015) - Voto: 5/5
Finalmente un bel giallo "italiano"! Lontano dagli stereotipi statunitensi alla Csi, ricorda a tratti l'amato Montalbano per spirito e simpatia ma se ne distingue nettamente. Il commissario Aldani e' una figura di detective assolutamente nuova. Un uomo normale, padre, marito, orfano ancora alle prese con dolori che non si dimenticano, con le sue debolezze. Manca della inverosimile sicurezza del genio investigativo, e del conseguente intollerabile senso di superiorita', della maggior parte dei suoi colleghi "letterari" . Invece, Nicola, al quale il lettore si affeziona immediatamente, tentenna, rischia anche di perdersi lungo piste sbagliate e la grandezza delle situazioni nelle quali si imbatte non funge da stimolo, perche' non e' un eroe. Nicola Aldani e' solo un uomo che ama il proprio lavoro e la propria bellissima citta', ed e' questa l'unica realistica molla che lo spinge ad andare avanti per arrivare fino in fondo. Proprio come succede alla maggior parte degli italiani che, anche quando tutto sembra andare a rotoli, continua a fare il proprio dovere fino in fondo. Ma se del commissario Aldani, il lettore non si innamora, gli vuole bene, lo stima, come avviene nei rapporti destinati a durare,per Venezia, perde letteralmente la testa e, per chi non la conosce a fondo, sorge l'impellente desiderio di farlo.