Vita e destino

Cora (22/02/2010) - Voto: 4/5
ATTENZIONE: contiene alcune anticipazioni sulla trama. Ho appena finito di leggerlo, un romanzo poderoso, ambizioso e in molti punti grandioso. Non me la sento di dare il voto più alto, perché in molti passaggi l'autore si premura di spiegare più del necessario, di rafforzare dei sentimenti eccezionali, suscitati da una scrittura più che pregevole, con dell'inutile retorica. Grossman riesce a delineare una moltitudine spropositata di personaggi in modo complesso e raffinato, ogni eroe è profondamente umano con tutte le sue contraddizioni, come per esempio Krymov e Strum. Il libro ci catapulta nell'inferno di Stalingrado, nei sinistri corridoi degli uffici sovietici, ci fa dubitare di amici e interlocutori, ci fa sentire la triste gioia della vittoria sulla città devastata. Ci fa sentire tutta la tensione e il dubbio di cittadini che credono nella rivoluzione e da essa vengono schiacciati. La scena dell'arresto di Krymov è straordinaria, la delazione di Getmanov su Novikov subito dopo la vittoria, raggelante. Il dialogo tra Liss e Mostovskoj ricorda gli infiniti dibattiti dostoevskijani, anche se qui la tensione deriva soprattutto dal fatto che i due interlocutori non potranno mai sapere quanto di vero e sincero ci sia nelle parole dell'altro. Peccato che Grossman, forse nel tentativo di eguagliare Tolstoj, si metta spesso a fare la predica, rovinando il meraviglioso equilibrio raggiunto quasi sempre nella narrazione degli eventi. I brani in cui disquisisce della libertà umana sono belli ed emozionanti, ma anche molto retorici e insistenti. Certo, ammiro a prescindere la condanna irrevocabile del male, ma a mio avviso poteva risparmiarsi 100 pagine di retorica pedante: sarebbe stato un romanzo perfetto.
lettore (15/02/2010) - Voto: 5/5
Grande libro senza dubbio. Sarebbe di aiuto un indice analitico per i personaggi oppure una loro lista perche' sono troppi ed all'inizio ho fatto fatica a individuarli. Un titolo ad ogni capito mi avrebbe inoltre aiutato a capire immediatamente il soggetto del capitolo stesso.
Paolo (30/01/2010) - Voto: 3/5
Manca di linearità, troppe volte didascalico e in certi punti noioso, soprattutto considerando il numero di pagine. Un vero peccato, dal momento che nei momenti ispirati è veramente trascinante. Putroppo però sono solo una parte di questo romanzo troppo ambizioso.
Maxxam66 (04/01/2010) - Voto: 5/5
Un capolavoro che si ramifica in intrecci a volte difficili da dipanare. Un romanzo di non facile lettura e nel quale ci si puo' perdere. Un'opera scritta con mano sapiente e sapientemente umana.Uno sguardo profondo , potente e spietato. Questo libro e' tutte queste cose ma soprattutto e' il palcoscenico in cui sembra sia andare in scena l'umanita'intera. L'ultima pagina non e' il termine della lettura ma un prisma attraverso guardare in modo nuovo la realta'.
alex (19/11/2009) - Voto: 4/5
Il grigio ed il nero sono gli unici colori che attraversano tutto il romanzo fino all'ultima pagina fino alla potente luce del disgelo e della primavera. Che dire l'angoscia la paura la rabbia si mescolano e il sottile ma fermo senzo di impotenza e inquietudine non ti abbandonano mai. Quanta tristezza, quanta miseria, quanta poesia, quanta bellezza e quanta wodka... Leggete leggete.