Le cose che non ho detto

Luana (15/05/2020) - Voto: 5/5
Autobiografia dell’autrice del famosissimo “Leggere Lolita a Teheran”. Azar Nafisi si concentra principalmente sulla sua famiglia, molto bene in vita nella società iraniana (il padre è stato sindaco di Teheran), e in particolar modo ripercorre il difficile rapporto con la madre, una donna molto forte e autoritaria. Si parla di femminismo, della condizione della donna e di come è cambiata nel corso degli anni. Uno splendido ritratto familiare adatto a chi è particolarmente appassionato di saghe familiari.
Sara (24/09/2019) - Voto: 5/5
Un volume autobiografico che ripercorre l’infanzia e la giovinezza dell’autrice descrivendo sia i rapporti familiari che il contesto sociale e storico di Teheran e dell’Iran prima e dopo la cacciata dello scià. Nonostante vada a sviscerare i suoi rapporti familiari e soprattutto con la madre ( di cui ci regala un meraviglioso ritratto dal sapore autentico e umano, un ritratto impietoso ma anche fiero, pieno di alcuni pregi e tanti difetti, sicuramente “vero” ) il tono è consapevole e personale, senza mai scadere nel troppo soggettivo. È venuta a patti con queste figure e con la sua storia, e si vede. Stile scorrevole e fluido. Un romanzo assolutamente consigliato. Edizione Adelphi come al solito curata e ben fatta.
Maria Tassoni (20/01/2011) - Voto: 4/5
Questa testimonianza non sarebbe così appassioante senza la documentazione fotografica che la correda. A volte si perde il filo delle vicende politiche iraniane ma la storia famigliare resta comunque un buon motivo per proseguire la lettura.
Manuela di Trieste (23/03/2010) - Voto: 4/5
Questo libro non aggiunge nulla alla nostra conoscenza della società iraniana, ma si legge volentieri perchè ha la freschezza e l'autenticità della vita vissuta:ci fa capire come anche in contesti culturali diversi dal nostro le dinamiche famigliari -spesso fatte di menzogne, silenzi e mezze verità - siano tutto sommato le stesse.Tutto il mondo è paese.