Atti umani

Ranieri (15/05/2020) - Voto: 4/5
Un libro che non dimenticherò più perché mi ha raccontato di Gwangju, in Corea del Sud e di quel crollo avvenuto nel 1980. Crudo, forte ma al contempo ben strutturato con una narrazione fuori dal comune. E’ un volume che regalerò a mia nipote, anche lei deve leggerlo.
Hatos90 (13/05/2020) - Voto: 4/5
1980, Gwangju, Corea del Sud. Sotto la dittatura di Chun Doo-hwan iniziata l'anno precedente, la gente si ribella e scende in piazza a chiedere riforme democratiche e libertà individuale. I moti sono pacifici ma la risposta del governo è violenta, dura dieci giorni ed ha il suo culmine nel massacro studentesco del 18 maggio, con centinaia di morti, migliaia di feriti, e molti prigionieri rinchiusi e torturati per anni. La scrittrice ce lo racconta attraverso molti punti di vista che creano un quadro completo nel tempo, dal 1980, tramite la drammatica fine del quindicenne Dong-hoe, fino al 2013 quando viene scritto il libro. Un romanzo denso di storia e percezione di eventi, abbastanza divulgativo. Ve lo consiglio.
Elisa (23/09/2019) - Voto: 5/5
Questo romanzo è angosciante e crudo. È una cronaca piena di umanità spezzata e di verità nuda. Lettura fondamentale!
Elisa (20/09/2019) - Voto: 5/5
Un libro potente, che lascia cicatrici. Superba la scrittura, un livello di comunicatività che si trova raramente, una sincerità che spiazza e commuove. Lettura impegnativa dal punto di vista emotivo, necessaria per conoscere un pezzo di storia da una testimone dalla penna che sgorga emozioni.
maytay (03/02/2019) - Voto: 5/5
Libro di una bellezza inquietante, la storia vissuta dal punto di vista di tutti i protagonisti non solo sviscera ma disseziona l'interiorità di ognuno e nell'insieme della storia di quella grande tragedia che è stata la repressione in Corea. il modo di scrivere così virile e crudo mi ha affascinato