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La casa dei Krull
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Giada
(23/09/2019) -
Voto: 4/5
Quando dalla natia Germania Hans Krull arriva a casa dei Krull, suoi parenti che vivono in Francia da decenni, si percepisce subito la differenza tra i due rami della medesima famiglia. La situazione diventa ancor più pesante dopo il ritrovamento del cadavere di una ragazza: i sospetti della comunità, infatti, si concentrano subito sugli stranieri. Un giallo, quasi un poliziesco, ma soprattutto un romanzo che indaga il tema della diffidenza verso il diverso, lo straniero, e lo fa proprio dal suo punto di vista.
mara regonaschi
(16/07/2019) -
Voto: 2/5
Una storia che ruota tutta intorno ai "crucchi" Krull, che vivono in questa casa in periferia, come ai margini risulta essere la loro vita di stranieri, anche se ormai trasferitisi dalla Germania alla Francia da molti anni. Ma l'arrivo del cinico e scroccone cugino Hans non è riuscito a rivitalizzare il mio interesse a questo racconto, che scorre lento e noiosetto, malgrado ruoti attorno ad un argomento così attuale (il racconto fu pubblicato peraltro in piena epoca fascista). Rimane comunque la mia adorazione per Simenon, scrittore unico e assolutamente da conoscere.
Elena
(16/04/2019) -
Voto: 3/5
In questo romanzo Simenon affronta il tema dell'intolleranza e dell'emarginazione degli stranieri nella piccola e povera provincia francese attraverso gli occhi di Hans,cinico venticinquenne cugino ospite della famiglia Krull abituato a vivere di truffe e imbrogli alle spalle di parenti e amici.L'omicidio di una ragazzina fungerà da catalizzatore della rabbia e della frustrazione della popolazione contro i "tedeschi" capri espiatori perfetti.Il romanzo però viaggia su un doppio binario analizzando spietatamente anche le dinamiche interne alla famiglia Krull,in cui ciascuno ha un terribile segreto da custodire,svelandone ipocrisie e doti.Trovo che rispetto agli altri romanzi di Simenon sullo stesso tema,ovvero il piccolo libraio di Arkhangelsk e il fidanzamento del signor Hire,qui sia sviluppato meglio il concetto della vera integrazione rispetto ad una burocratica e falsa naturalizzazione che mantiene intatti gli spigoli culturali,linguistici e mentali da ambo le parti.Molto interessante è anche il concetto dell'interscambiabilità:ovvero ciascun personaggio è il frutto delle influenze dell'ambiente in cui vive e degli eventi che ne hanno segnato l'esistenza,perciò ciascuno di noi sarebbe potuto essere chiunque altro perché la natura umana è sempre la stessa in tutti i quattro angoli del mondo.Il finale è anche a mio avviso troppo frettoloso ed raffazzonato,sicuramente gli altri due romanzi che ho citato sul tema sono di gran lunga più avvolgenti,perfettamente bilanciati ed assolutamente strazianti.Tutto sommato il libro è scorrevole e piacevole ma non è tra i migliori Simenon.
Massimo
(16/12/2018) -
Voto: 4/5
Molto buono.Subito dopo ho letto sempre di Sim,La casa del giudice.Questo sì che merita la quinta stella.Così che mi ritrovo,di nuovo,in disaccordo con le altre recensioni.Comunque,buona lettura.
Polda
(23/09/2018) -
Voto: 5/5
Uno dei migliori libri di Simenon. Scorrevole, appassionante e attualissimo.
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