La sabbia non ricorda

Sergio (21/10/2017) - Voto: 4/5
Premetto di essermi accostato relativamente da poco tempo ai “noir” di Scerbanenco, uno scrittore che conoscevo solo di nome e per quel poco della sua vita e dell’attività di giornalista. E aggiungo che, prima di azzardare un commento (“recensione” è un termine impegnativo, almeno per me) son voluto passare per la lettura delle storie più note con protagonista Duca Lamberti. Ebbene, il titolo in questione conferma la mia idea che si tratta di un autore di noir originale, crudo quanto basta, con trame ben articolate che avvincono il lettore, con personaggi ben delineati e credibili. Certo, il suo è uno stile letterario che presta il fianco a delle critiche, con un utilizzo della punteggiatura un po’ a sproposito, con una sintassi personalissima e l’uso a volte fastidiosamente ripetitivo di aggettivi o avverbi destinati a rafforzare un’immagine o un’idea. Credo che tutto questo risenta delle sue origini di giornalista redattore e autore di articoli di cronaca nera. Scerbanenco va preso per come è, soprassedendo dal notare i citati difetti per apprezzarne invece la versatilità, la fantasia e l’abilità a colorare di “nero” vicende, personaggi e atmosfere.
stelluccia (12/02/2015) - Voto: 5/5
Bel libro, lettura piacevole e scorrevole. Bravo Scerbanenco scoperto da poco ma ho intenzione di leggere tutto.
angelo (29/09/2014) - Voto: 4/5
Ingredienti: un cadavere trovato sulla spiaggia di Lignano, donne in bilico tra cuore e ragione, uomini combattuti tra interessi e vendette, un gruppo di amici che racchiude investigatori e sospettati. Consigliato: a chi gradisce un bel mix di sentimenti, passioni, nevrosi e violenze, a chi apprezza luoghi di villeggiatura poco rilassanti.
Oscar (29/12/2013) - Voto: 5/5
Ho iniziato questo libro per caso.Cercavo ''Venere Privata'' o un'altro dei suggeritissimi libri della serie del Duca L.,invece,trovandomi in una piccolissima biblioteca di paese trovai solo questo libro di Scerbanenco e lo iniziai un po' dispiaciuto che non fosse uno di quelli consigliatomi.L'ho trovato PERFETTO.Forse il miglior Noir che abbia mai letto.Quando poi,tutto entusiasta ho letto ''Venere Privata''ne sono rimasto abbastanza deluso.Se avessi iniziato questo autore con quel libro non sono sicuro che ne avrei letto un secondo.QUESTO LO STRACONSIGLIO!!!
zombie49 (23/05/2013) - Voto: 3/5
Il cadavere di un giovane sulla spiaggia presso la pineta di Lignano, la gola squarciata con un coltello. Un'algida turista tedesca. Un ragazzo nevrotico terrorizzato dall'idea di essere accusato. Una focosa siciliana desiderosa di vendetta. Una ragazza depressa x una delusione d'amore. Un abile poliziotto un po' innamorato di lei. Personaggi scolpiti nella pietra, quelli di Scerbanenco, positivi o negativi senza sfumature, bianchi o neri come i pezzi degli scacchi. Storie di un'Italia primi anni '60 fortunatamente estinta, ingessata in un rigido moralismo cattolico, in cui le ragazze perbene concedevano solo qualche casto bacio, i ragazzi onesti le rispettavano x non rovinarle, le donne, casalinghe x vocazione, vedevano nel matrimonio la loro unica fonte di sostentamento, con padri, mariti e fratelli a vegliare su di loro. Non mancano i luoghi comuni sui tedeschi precisi e inflessibili, i siciliani poveri, fieri e vendicativi, sempre pronti a lavorare di coltello, i poliziotti inflessibili con i malvagi ma protettivi difensori dei deboli e dei giusti. Tuttavia questo giallo sfumato in rosa, testimonianza di un tempo che fu, con gli uomini che fumano implacabilmente e le donne che si appoggiano piangenti alla loro spalla, rimane godibile, grazie anche allo stile stringato, se non si vuole cercare una lettura troppo impegnativa. Una storia da spiaggia, come l'ambientazione, appunto.