Cuore nero

Kikka (28/04/2024) - Voto: 5/5
Libro molto bello, consiglio la lettura. Mi ha fatto riflettere, mettendomi nei panni di chi commette un errore e chi lo subisce. Stupendo.
luciano (08/04/2024) - Voto: 4/5
Una brava scrittrice, una scrittura fluida, una lettura piacevole, coinvolgente che scorre veloce. Un feuilleton, ma a me, di tanto intanto, piace leggere romanzi del genere e questo mi è piaciuto molto.
Tiziana (04/04/2024) - Voto: 5/5
Libro per me bellissimo! Non saprei che altro dire..... assolutamente da leggere!!
Rita (04/04/2024) - Voto: 5/5
Struggente e commuovente. Impossibile non emozionarsi. Due personaggi magnifici e la voglia di andare avanti sempre e comunque. Consigliatissimo.
evelyn (27/03/2024) - Voto: 5/5
Racconto a mio parere è bellissimo, denso, emozionante, profondo, che dona un messaggio di speranza: può esistere davvero un'altra possibilità per tutti, anche se è faticosissimo ricostruirsi, ritrovare un equilibrio, ridare un senso alla propria esistenza, accettare la pesante gravità di fatti commessi o accaduti. L'Autrice fa tutto ciò senza scadere nella banalità o nell'ovvietà, ma addentrandosi nelle dinamiche psicologiche degli splendidi protagonisti, Emilia e Bruno. L'assillo del passato sempre pronto a divorare, la difficoltà di non saper gestire la libertà dopo anni di carcere, la fiducia nell'amore, il ruolo della cultura e dello studio quale possibilità di riscatto, i legami familiari interrotti, il rispetto dei tempi dell'altro, l'importanza delle persone che si incontrano durante il proprio cammino, le responsabilità di "un qualcosa d'altro", quando a commettere reati sono minori privati e violati in tutto, sin dalla prima infanzia. Questi sono solo alcuni dei temi trattati per voce di Emilia e Bruno, che ci accompagnano nelle loro sofferte storie facendoci riflettere sull'importanza di conoscere, di non giudicare, di provare a "incontrare" l'altro nelle sua dimensione più profonda. Loro ci parlano della fatica di lasciarsi alle spalle il passato, dell'impossibilità di cancellare l'orrore indicibile che ormai si è commesso o che è capitato. Ci raccontano dell'angoscia di non poter riparare, di non poter tornare indietro. Per fortuna l'essere umano cambia, è in perenne cammino, matura, cresce, ma il passato resta come un macigno, un marchio a fuoco che condiziona pesantemente. Al contempo però emerge l'incredibile forza dell'essere umano, che se trova accoglimento emotivo e comprensione può risollevarsi e ricominciare una nuova vita, trovando sollievo nel prendere atto del passato e - seppur a fatica - lasciarselo alle spalle.