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L' anno dei dodici inverni
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Valerio
(07/02/2010) -
Voto: 5/5
Primo libro letto di Tullio Avoledo, intrigato banalmente dal titolo e dalla copertina, e scoperta folgorante. Ne ho letto la prima metà in un volo per Londra e non vedevo l'ora di ritornare indietro per leggere con calma la seconda metà. Una trama non scontata, con la capacità di usare il tema del viaggio nel tempo senza cadere affatto nella banalità, con una tensione che regge fino all'ultimo. E al contempo una storia d'amore commovente, che si incide nel cuore anche senza bisogno di lunghe descrizioni, che si compone di riflesso come i pezzi di un puzzle ma senza nessuna fatica cerebrale. Infine, una capacità di descrivere i protagonisti con pochi tratti che tuttavia non si fanno dimenticare. Oserei dire il libro più bello, avvincente e emozionante che ho letto negli ultimi anni. Unica piccola scivolata: quella Chiesa della Divina Bomba, con uno scenario dozzinale, probabilmente voluto così dall'autore per una sua motivazione, ma che stona con la magia e la potenza di tutto il resto. Come mettere la gassosa invece del vino in una tavola imbandita al meglio. Se c'era un'ironia voluta, non l'ho colta, e mi ha distratto dal mondo interiore asciutto e dignitoso in cui Avoledo mi aveva proiettato; per fortuna sono relativamente poche pagine, e si perdonano facilmente.
Chiara
(20/01/2010) -
Voto: 5/5
Sono una fan di Tullio Avoledo fin dal suo primo romanzo, e non solo continua a non deludere, ma ogni suo libro è meglio del precedente, più completo, scritto ancora meglio, se possibile, più intricato eppure di chiarezza sconvolgente. Sono libri che rimangono dentro, e sì, dovrebbe essere più conosciuto, questo scrittore, forse non lo è perchè non fa solo quello, nella vita. Grazie per ogni libro, davvero.
Marcello
(19/01/2010) -
Voto: 5/5
Ho letto e apprezzato tutto di questo autore; i suoi libri diventano, col passar del tempo, sempre più maturi e questo, oltretutto, è il primo che non mi lascia anche un retrogusto amaro. E siccome "'a vita è tanta amara", meglio così.
Claudio
(09/01/2010) -
Voto: 5/5
Ho letto quanto pubblicato di questo scrittore, che reputo il migliore in circolazione nel ns. paese. Questo, a mio modesto parere, è il libro più bello. Da leggere, assolutamente, per capire che c'è chi ancora riesce a scrivere benessimo, provocando emozioni.
RobQ
(05/12/2009) -
Voto: 5/5
Un Avoledo ancora più potente e immaginifico dei precedenti. Una storia d'amore come pochi altri avrebbero potuto scrivere, ricca di rimandi e intrecci. Usa il genere in funzione della storia e non la storia in funzione del genere. Bravissimo e forse troppo sottovalutato.
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