Barbarotti e l'autista malinconico

Massimo (19/12/2021) - Voto: 4/5
Nesser ci conduce lungo uno strano giallo; il crimine collocato nel passato sembra risolto; un uomo, autista di bus turistico provoca un incidente nel quale muoiono 17 persone; il processo lo assolve e non lo ritiene responsabile, la sua vita perde però ogni interesse e l'uomo si ritira dalla vita sociale e attiva finché a distanza di cinque anni un anonimo (Nemesi) non comincia a minacciarlo e a promettere che nel giorno dell'anniversario dell'evento verrà ucciso; la polizia crede poco alle minacce, non trova elementi che diano spessore alle minacce stesse, mette sotto protezione l'uomo, che però non si fida e scompare insieme alla moglie, allontanandosi dal proprio domicilio e intraprendendo un viaggio in traghetto nel Baltico per sfuggire alla vendetta; durante il viaggio l'uomo scompare, sembra sia caduto dall'imbarcazione, ma il corpo non viene mai trovato; la moglie eredita il patrimonio del marito e il caso sembra chiuso ma Barbarotti e la moglie Eva Backmann, in congedo per qualche settimana in seguito a un episodio di sangue durante un'azione di polizia - Eva ha ucciso un uomo per salvarne altre due in pericolo di vita - si rifugiano nell'arcipelago di Gotland caro a Bergmann. Barbarotti, che aveva indagato con Eva sul caso dell'autista vent'anni prima - crede di vedere l'uomo sull'isola. Il percorso a ritroso, scandito dal passaggio nella struttura narrativa dal presente al passato - è efficace, moto puntuale e dice molto sul modo di essere anche dei poliziotti oltre che di criminale e vittime, Nesser si conferma capace di indagare l'animo umano, di tratteggiare nel profondo Nord una umanità a più facce, con la dovuta tensione narrativa, L'enigma si scioglie - è davvero l'autista l'uomo visto da Barbarotti? - ma il percorso per arrivare alla soluzione è molto più interessante e avvicendante. Da non perdere
vio78 (15/12/2021) - Voto: 5/5
Ho letteralmente adorato questo libro: credo che sia il più bello dell’autore. La malinconia del titolo, al di là dell’autista, sembra invadere tutta la trama ed i suoi personaggi, a partire da Gunnar ed Eva, nonché la stessa ambientazione della storia. Del resto, la realtà, non sempre è così come appare a prima vista, ed i buoni personaggi letterari non sono mai monolitici ed identici a se stessi.
Nora (21/11/2021) - Voto: 5/5
Si legge bene come tutti i romanzi di Nesser, lo consiglio.
Giuliano (10/11/2021) - Voto: 3/5
Barbarotti è sempre più privo di personalità e l'accoppiata con la collega /compagna non è particolarmente efficace; però trova sempre chi gli serve la soluzione dell'intrigo su di un piatto d'argento. Libro appena sufficiente e poco originale, troppi richiami (il diario, il traghetto) al suo precedente romanzo sempre con Barbarotti "Era tutta un'altra storia" ma quello era un capolavoro e questo un'onesta opera scritta per doveri editoriali probabilmente Effettivamente Nesser mi aveva abituato troppo bene, ma gli ultimi tre romanzi che ho letto mi fanno pensare ad una vena che si sta esaurendo ed ad un autore che vive di rendita
Susanna Bottini (08/11/2021) - Voto: 4/5
Ottimo romanzo, per me il 20esimo di questo autore , che raramente delude. Una trama molto intrigante per un caso davvero particolare. Secondo me, da leggere.