Indipendenza

Laura (10/01/2022) - Voto: 3/5
Pensavo di leggere un giallo, invece è una critica sociale e politica della Spagna odierna. Il giallo è solo un pretesto, del quale tra l’altro si comprendono molto presto le motivazioni e l’epilogo. Il giallo nel giallo, ovvero l’inchiesta parallela e privata, è un po’ più intrigante. Personaggio alquanto controverso il poliziotto, personaggio principale. Mi è piaciuto il linguaggio, chiaro e corretto anche nella traduzione. Non mi è piaciuto l’artificio di parlare di se stesso, l’autore, e del suo precedente libro “Terra Alta”, del quale svela colpevole e dettagli. Se dei libri costituiscono una serie, non mi pare il caso di svelare l’essenziale all’ignaro lettore. Immagino che sia stato un vezzo dell’autore, un divertissement, che però lo penalizza, oppure una forma di narcisismo?
Paola g (12/08/2021) - Voto: 4/5
Cercas sicuramente sa scrivere. Però ci sono un po’ di però. Intanto il libro è troppo lungo. Alcuni passaggi si potevano accorciare. Carino mettere la faccenda del libro “terra alta” nel racconto, ma una volta, massimo due, poi basta. Il primo volume aveva più parti sulla vita passata di melchor, forse più interessanti del giallo in sè. Qui invece c’è essenzialmente il giallo che riguarda il ricatto alla sindaca (Virginia? Sarà mica ispirato alla raggi?) , ma, come scritto prima, forse un po’ prolisso senza motivo. E poi sempre questa “giustizia fai da te” che trionfa… un po’ mi infastidisce, ma ricordiamoci che è pur sempre un romanzo. Nonostante tutto, se ci sarà un terzo capitolo, lo leggerò, perché ormai mi sono affezionata a melchor. Letto in lingua originale
CPACCK (08/07/2021) - Voto: 4/5
Cercas si diletta con il secondo romanzo con lo stesso protagonista di Terre Alte. Divertente il gioco della citazione del primo romanzo all'interno del racconto. Buon ritmo, da leggere senza smettere.
Piero (06/07/2021) - Voto: 4/5
Seguito del precedente "Terra Alta ", del quale è una copia un pò sbiadita.Definire il finale confuso ed improbabile è un vero eufemismo, il romanzo comunque si lascia leggere volentieri con una prosa molto scorrevole ed intrigante. Quindi nonostate tutto un libro consigliabile.
aldo.lanciano (19/05/2021) - Voto: 3/5
Non regge il confronto con il precedente "Terra Alta" di cui costituisce una sorta di secondo tempo in cui si muovono molti personaggi già noti. Al di là del titolo, poco compatibile con il contenuto del libro, l'ultimo lavoro di Cercas vede il suo poliziotto impegnato questa volta in una indagine per scoprire gli autori di lettere ricattatorie indirizzate alia sindaca di Barcellona. La vicenda, abbastanza banale, offre comunque all'Autore lo spunto per soffermarsi, o meglio dilungarsi, nella descrizione di una gestione politica della città affidata a soggetti privi di scrupoli e animati solo da ambizioni e interessi privati. Anche le storie personali dei protagonisti, di uno in particolare, mi sono sembrate eccessivamente dettagliate e tali da appesantire un po' la narrazione della vicenda che si conclude, peraltro, in modo sbrigativo e piuttosto confuso, anche se con un esito prevedibile. E' da segnalare l'originalità della invenzione narrativa che fa comparire nel testo ripetute citazioni di Terra Alta, presentato come libro scritto da un certo Cercas avente come protagonista lo stesso poliziotto a cui molti chiedono se la storia che vi si racconta é vera o no. Evidentemente é un modo intelligente per indurre il lettore a incuriosirsi e leggere anche il precedente libro.