claudio trenti (10/01/2021) - Voto: 4/5

I grandi narratori spagnoli (A. Grandes, J. Marais tanto per dire) non deludono (quasi) mai. E’ il secondo libro di Cercas che leggevo: la storia e’ avvincente, la scrittura scorrevole ed i tre personaggi principali (Zarco, Tere e Gavitas) ben tratteggiati. Insomma, uno di quei - relativamente pochi - romanzi che dispiace terminare. Consigliatissimo!

max (16/07/2018) - Voto: 5/5

dopo Salamina, Anatomia e Impostore temevo di trovare qualcosa di meno bello. Invece è splendido, ti fa ripensare alla tua vita, ti mette voglia di narrarla con tutti i dettagli. O, meglio, che qualcuno la narri per te, dopo una lunga intervista

Kobe (02/10/2013) - Voto: 5/5

Una bella sorpresa questo romanzo, me lo sono "gustato" dalla prima all'ultima pagina, con una trama che ti invoglia a non smettere di leggere, personaggi ben delineati, una storia davvero coinvolgente. Consigliato!

Michele (03/09/2013) - Voto: 5/5

Bel libro, scritto in modo accattivante e complesso. Si presta a vari tipi di interpretazione. Mi ha colpito il percorso fatto dai singoli protagonisti rispetto alla possibilità di cambiare e diventare adulti. La storia non fornisce risposte, lascia anche un po' di amaro in bocca, ma ho pensato a tante storie che conosco in cui comunque è necessario sperare ed avere il coraggio di agire, poi il risultato è sempre frutto della libertà di ognuno.

Ilaria (24/08/2013) - Voto: 4/5

La scelta stilistica e'piu'che apprezzabile e molto riuscita. Il romanzo e'una convincente storia che ruota intorno a tre ragazzi sbandati nella Spagna post franchista che accumulano privazioni e mancanze di affetto e di una guida. uno di loro si salva dalla deriva delle loro vite guardando da spettatore "annegare" gli altri 2. La trama contiene non poche ingenuità' narrative come il legame tra zarco e la ragazza che non ho amato. Nel complesso e' un buon libro davvero