Umberto75 (26/09/2020) - Voto: 2/5

Diciamo che ho letto thriller molto più avvincenti, qui i colpi di scena latitano parecchio e alcune situazioni sono veramente spinte all'inverosimile

Giuseppe (20/07/2020) - Voto: 5/5

Quarto libro dedicato alle indagini di Erika Foster che anche stavolta non delude grazie ad una scrittura incalzante ed una storia coinvolgente. Un gran bel thriller come ormai da anni Bryndza c'ha abituati.

Viola76 (19/06/2020) - Voto: 4/5

Per me questo autore è ormai una garanzia, quando ho voglia di leggere un buon thriller, tradizionale, con una bella indagine, ben scritto e scorrevolissimo, lui è perfetto. Ho dato sempre 5 stelle per questi motivi, ma stavolta ne metto 4 non per la storia, sempre molto avincente, ma 1) per la traduzione che in alcuni punti commette errori davvero grossolani, confondendo i pronomi personali "le"/"gli", rivolgendosi ad un uomo con aggettivo al femminile...e cose del genere. 2) La mia cara ispettrice Erika, che di solito ho adorato nonostante il suo carattere burbero e un po' troppo impulsivo ed insofferente delle regole, nella prima parte del romanzo è insopportabile, e la situazione poco realistico il fatto che lavorando ormai per un altro dipartimento si intrometta così nelle indagini di omicidio...avrebbero potuto farla tornare per vie ufficiali, nella realtà sarebbe stata radiata definitivamente senza appello.

Blog letterario: Le passioni di Pinella (08/06/2020) - Voto: 4/5

Lo spietato assassino adesca la sua vittima tramite un sito di incontri. La sceglie accuratamente e la studia per un certo periodo, pedinandola. La approccia in un primo momento con un falso profilo Facebook per poi spostarsi a chattare su Match.com. Instaura con lei un rapporto di fiducia e di amicizia. Dopo un certo periodo le propone un incontro di persona e mentre lei lo aspetta al luogo stabilito dell'appuntamento, ignara di tutto, lui l'aggredisce alle spalle e la rapisce. La tiene prigioniera per giorni e la tortura brutalmente fino ad ucciderla e poi getta via il suo corpo in un cassonetto dell'immondizia. Un modus operandi che si ripete. Un racconto che fa venire i brividi se pensiamo alla facilità con la quale le vittime, tramite i social network, cadono facilmente nella trappola del serial killer. In questo libro l'assassino si rivela a noi già nei primi capitoli e ci rende partecipi delle sue azioni sadiche e dei suoi pensieri depravati. E' un individuo pericoloso che si cela dietro l'apparente figura di un banale e sempliciotto ragazzo, senza amici e invisibile alla società. "Ultimo respiro" è un thriller che non nasconde grossi colpi di scena ma nonostante questo, e nonostante la scelta di rivelare il colpevole all'inizio del romanzo, riesce a tenerci incollati al racconto fino alla fine, in un crescendo di azione e di suspance.