adri (19/11/2003) - Voto: 5/5

Per fare felice una donna ci vorrebbero almeno due uomini? Secondo Jorge Amado sì: tant’è vero che su questa allegra tesi imposta tutto un romanzo. Flor, una bella brasiliana, è sposata con Vadinho, e il loro matrimonio apparentemente non è felice: Vadinho, per essere schietti, non è uno stinco di santo: beve, gioca, sciupa femmine, si fa mantenere dalla moglie; non si può certo definire un marito ideale: ma Flor lo ama: è stato il suo primo e unico uomo; fra di loro ci sono cose di cuore, corpo e anima che gli altri non possono capire: Vadinho torna sempre da lei, e la consola dicendo che le altre non contano, sono solo passatempi; difatti morendo dopo una serie di stravizi peggiori degli altri, tanto l’ama , che il suo spirito (uno spirito capace di molta carnalità) non si riesce a staccare né dalla terra, né dal fianco della sua amata Flor. Era stato così disgraziato, come marito, che gli amici quasi si congratulano con la vedova; la poveretta, chiusa nel suo dolore, non ha nemmeno la consolazione di essere compassionata. Ma Flor Vadinho lo amava veramente e lo piange notte e giorno, la notte specialmente. Dopo molte lacrime e dolore, passato qualche anno, le si presenta un pretendente, che ha tutte le qualità che al primo marito mancavano: fedele, lavoratore, tutto per la famiglia, bravo ragazzo e pure bene accolto nella migliore società; il nuovo marito le offre tutta la tranquillità e tutti gli agi e tutta la serenità, che il primo le ha fatto mancare. La bella signora, con tutto questo, non è felice. Anzi, ancora di più rimpiange Vadinho, confrontandolo con il secondo marito: lo sogna, si dispera, lo chiama , lo invoca nel sonno e nella veglia: e Vadinho, o meglio il suo Fantasma si ripresenta come terzo incomodo nel nuovo menàge . Meglio non svelare le comiche e drammatiche vicende seguiranno……