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L' imprevedibile piano della scrittrice senza nome
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Ely
(18/07/2015) -
Voto: 4/5
Ammetto di non essere mai stata molto attratta dai libri super chiacchierati, ma questo in particolare mi ha incuriosito, un po' per la trama e un po' per il fatto che l'autrice é una covane ragazza esordiente. Fortuna che mi sono incuriosita perché il libro mi é piaciuto un sacco. Ma andiamo con ordine. La storia racconta di una ragazza, Silvana Sarca, per gli amici Vani, che di mestiere fa la gosthwriter, in pratica scrive libri, articoli e quanto altro per chi non ha il tempo o non sa esprimersi con la scrittura. Ovviamente il suo nome non viene mai menzionato, ma a Vani va bene così, anzi é stata proprio lei a desiderare questo lavoro. In fondo non é un lavoro ma una vocazione, perché fa quello che le riesce meglio, cioè entrare nella testa degli altri e ragionare come se fossero loro. Chiamatela Empatia o arte di immedesimarsi, ma per Vani é un istinto naturale. Restare nell' ombra a lei piace anche perché il suo stile non é proprio "classico" , adora il nero, ha sempre un rossetto viola, abiti neri e spesso in pelle, e un lungo ciuffo di capelli corvini che le copre gli occhi. Sicuramente non é la classica persona che si possa immaginare fare la scrittrice, eppure Vani nella sua carriera di libri al posto di personaggi noti ne ha scritti tanti. Ora l'editore le propone un nuovo lavoro che le fa conoscere Riccardo, un autore diventato famoso per meriti propri, ma che adesso si ritrova con il blocco dello scrittore. Vani e Riccardo si intendono subito, e la nascita del libro é facile e veloce. Dopo la fama che Riccardo ottiene, inizia a fare una corte sfrenata alla nostra Vani, che non rimane proprio indifferente. Dopo questo libro la casa editrice ha per le mani un nuovo autore, Bianca, famosa già da tempo, ma ora non ha il tempo per scrivere e così si rivolgono alla nostra gosthwriter. Peccato che Bianca tratta di un tema ben lontano dallo stile di Vani, lei infatti " parla con gli angeli," ...
lela casini
(17/07/2015) -
Voto: 4/5
La prima cosa che vorrei dire è che Alice Basso scrive davvero benissimo, la qualità della scrittura è davvero notevole, tanto da farmi desiderare dei contenuti più profondi. Ho trovato la protagonista simpatica e i vari personaggi molto azzeccati e divertenti: il mio preferito è il commissario. Il quadro che ne esce del mondo editoriale è inquietante, ma penso fosse lo scopo della nostra scrittrice. Consigliabilissimo.
Antonella
(15/07/2015) -
Voto: 5/5
Era da tanto che non davo 5 ad un libro. Proprio tanto........ Uno stile di scrittura piacevolissimo, scritto senza tanti orpelli ma con ottimo stile... Amo la protagonista e l'accendo alla Salander di Stieg me la fa adorare.. Divertente, irriverente mai banale. Alice aspetto il secondo ......
Laura
(07/07/2015) -
Voto: 4/5
E questo sarebbe il libro di un'esordiente? Avercene così! Mi sono divertita moltissimo, una storia ben costruita, un personaggio tratteggiato molto bene e non concordo con l'autrice quando dice di aver fatto un puzzle prendendo da diverse conoscenti, perché una persona vera con le caratteristiche di Vani sarebbe "molto difficile da frequentare dal vivo". Ecco no, proprio no, "interessante" sarebbe il mio commento. Gli altri personaggi sono anche ben disegnati, magari il commissario un pochino troppo letterario, ma insomma recita bene la sua parte; sarebbe interessante sapere chi ha demeritato così tanto per essere descritto come Riccardo, definito in un modo molto preciso che non ripeto. Insomma una lettura piacevolissima e naturalmente aspettiamo ansiosamente il secondo libro.
Marylena
(30/06/2015) -
Voto: 3/5
Storia carina e affascinante di chi fa un mestiere che m'ha sempre incuriosito. Devo dire che questo libro mi ha fatto scoprire un piccolo mondo veramente grazioso.
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