Nulla si distrugge. Un'avventura del commissario Bordelli

Bruno Izzo (14/04/2024) - Voto: 4/5
Franco Bordelli è commissario di polizia in Firenze nel secondo dopoguerra, non è un eroe o un tipo eccezionale, meno che mai un investigatore acuto, somiglia invece molto di più ad un segugio ostinato, dal fiuto allenato, perso cocciutamente dietro una traccia per quanto labile. Esattamente come il suo pet personale, Blisk, un orso maremmano, vale a dire un cane dalle fattezze di un plantigrado delle banchise polari, dotato certamente di un buon fiuto, ma dal cuore ancora più buono: il cane somiglia al padrone, e viceversa. I romanzi di Marco Vichi non raccontano solo quello che accade a Bordelli, ma anche le storie degli altri personaggi, ciascuno estrinseca il suo vissuto. Non a caso, il clou dei romanzi di Vichi con Bordelli attore principale, vede sempre in primo piano l’allegra convivialità favorita dalla gustosa gastronomia toscana. Bordelli ed i suoi amici più cari si riuniscono periodicamente nel casale del commissario, ed il solo lasciapassare per sedere al tavolo e gustare le leccornie approntate da alcuni dei commensali, è che ognuno racconti una storia, vera o inventata che sia. Ne consegue una forma di moltiplicazione dei pani e dei pesci, di storie e di novelle, Marco Vichi non sforna romanzi con Bordelli, scrive invece i racconti del commissario, i suoi libri sono decameroni, infarciti di storie nella storia, di racconti nel racconto, di aggiunte e divagazioni. Vichi, e Bordelli per suo tramite, narrano all’unisono ed a più voci delitti e memorie, fatti e fattacci, prosa, amori, poesie. La letteratura è una lunga catena, e il primo anello si perde nella notte dei tempi, quando, a fine giornata, intorno al fuoco ci si raccontava le giornate, e quindi la vita. Vichi eccelle e si distingue perché non solo scrive ottimamente, ma altrettanto bene affabula, novella, è un cantastorie, un menestrello di corte letteraria, un aedo, incanta con il suo dire, nulla distrugge ma tutto reinventa.
Sergio (20/09/2023) - Voto: 5/5
Sono orfano. Ho appena finito il libro e mi sento orfano. Orfano del commissario Bordelli e di questi bellissimi libri che, scoperti in questi mesi, ho letto con immenso piacere in pochi mesi. Attendo già con ansia il prossimo per immergermi in una nuova avventura della vita del commissario.
Luigi 1957 (02/08/2023) - Voto: 2/5
Al ristorante detesto i piatti “tris”; uno deve decidere se vuol mangiare un risotto, una pasta o qualcos’altro. Nulla si distrugge non è un'avventura del commissario Bordelli, ma un calderone in cui ci sono due gialli (ciascuno con una trama un po’ debole, con l’assassino già evidente dall’inizio) ed una vicenda sentimentale (così improbabile, da apparire grottesca). La vita stessa di Bordelli è diventata una storia improbabile. A mo’ di “contorno” nel libro ci sono numerose divagazioni che fanno perdere il filo. Sono riuscito a portare a termine la lettura, grazie anche al mestiere dell’autore, che sa incuriosire anche il lettore che vorrebbe smettere, ma ci penserò due volte ad acquistare un altro libro col commissario Bordelli come protagonista (forse dovrebbe andare in pensione davvero).
Mariliste (01/08/2023) - Voto: 4/5
Attendevo il nuovo romanzo di Vichi con protagonista il nostro Bordelli da un po' e devo dire che l'attesa non è stata deludente. La scrittura di Vichi appassiona sempre ed in questo libro i "voli pindarici" del nostro commissario sono stati un po' meno e quindi la lettura un po' meno dispersiva. Bella la storia o meglio le due storie e, credo anche che vi sia, l'annuncio di una nuova prossima avventura che potrebbe sconvolgere la vita del nostro commissario e quella della bella Eleonora.
Alberto (31/07/2023) - Voto: 1/5
noioso divagatorio