Eccomi

Laura (03/09/2020) - Voto: 3/5
Questo libro non mi ha entusiasmata. Lo ho trovato difficile da leggere e poco scorrevole. L'autore ha una prosa complessa e ricca di citazioni, ma il tutto sembra un po' forzato, quasi fatto apposta per meravigliare il lettore. Ho fatto fatica a seguire ed amare i personaggi, appassionarmi alla storia ed arrivare alla fine. La mia notazione e' di tre stelle perche' ci sono passaggi molto carini, paragrafi divertenti e, generalmente, si nota un certo sforzo dell'autore nel comporre.
pulli (12/05/2020) - Voto: 4/5
Safran Foer non si smentisce e attraverso un'apparente lettura leggera, un racconto, riesce a indagare elementi dell'anima dei personaggi (e del lettore, per quanto mi riguarda) che lasciano l'amaro in bocca. Non è stata una lettura facile dal punto di vista emotivo, ma scorrevole nonostante le oltre 600 pagine. Attualissimo per quanto riguarda le tematiche, riesce a spiegare la percezione della tradizione ebraica in una famiglia sotto ogni punto di vista attuale, dei giorni nosti.
LEOPOLDO ROMAN (04/04/2020) - Voto: 3/5
Eccomi, finalmente sono riuscito a finirlo. E’ stata un’impresa, la quarantena coronavirus mi ha aiutato, ma alla fine ce l’ho fatta. Che dire? Giudicarlo un libro dell’anno, sicuramente è stato eccessivo. Certo contiene delle pagine di alta letteratura e più di qualche volta esprime concetti anche molto profondi, ma è troppo prolisso e ripetitivo per poterlo consigliare. Dedicare oltre 600 pagine alla descrizione di un complesso rapporto di coppia, dove comunque non si riesce mai ad afferrare cosa vogliono i protagonisti, confusi nelle scelte da fare, sempre incerti se seguire i propri istinti o i dettami della religione che professano, quella ebraica, ma senza mai esserne completamente convinti, è decisamente troppo. Per non parlare dei ritratti dei tre loro figli, genietti in miniatura, sempre con le battute pronte, ovviamente destinati ad un futuro radioso. L’ho letto perché questa vicenda si inseriva in un ipotetico evento geopolitico in un’area sempre al centro dell’attenzione del mondo: la distruzione di Israele in seguito ad un forte terremoto e ad una successiva guerra scatenata dai paesi arabi, cui doveva seguire una chiamata in patria di tutti gli ebrei sparsi per il mondo. Chiamata, la cui risposta ha dato il titolo al libro. C’è stata da parte del protagonista? Arrivate anche voi alla fine e lo capirete.
roby (09/03/2020) - Voto: 1/5
Incredibile...eletto come libro dell'anno 2016 dalla giuria di La Lettura, del Corriere della Sera. Ma chi lo ha votato? uno dei libri peggiori in assoluto che abbia mai letto...evitatelo!
Riccardo (26/11/2019) - Voto: 1/5
Alcune riflessioni fulminanti sommerse tra digressioni autoreferenziali nutrite di autobiografismo spicciolo, allusioni comprensibili soltanto ad ebrei americani (o americani ebrei), sconnessioni compiaciute. Si legge fino in fondo aspettando la svolta che non c'è